Dalle esperienze riportate dei colleghi di Monza e Fermo, dovrebbe essere imminente la nomina di una terna di commissari da parte del CNAPPC. Questa dovrà essere sottoposta al Ministero che dovrà a sua volta scegliere il commissario ritenuto più idoneo ad avviare il procedimento elettorale per l'Istituzione del nuovo Ordine APPC della provincia di Barletta - Andria - Trani.
I tempi sono piuttosto brevi, si stimano circa sei mesi dall'invio della richiesta, quindi in primavera dovrebbero iniziare i lavori.
Considerando che l'Ordine di Bari ha svolto tutti gli adempimenti per il rinnovo delle cariche, credo che sia opportuno formare una commissione speciale per il nuovo Ordine, iniziando a trattare gli argomenti che attengono al trasferimento delle risorse e al sostegno necessario per i primi tempi, senza aspettare che queste attività siano "ordinate" dal commissario. E' opportuno anche che si faccia promotore di incontri con i colleghi dell'Ordine di Foggia affinchè essi siano coinvolti.
Non solo. Credo che sia altresì opportuno che questa commissione sia delocalizzata, avvicinandosi di più al territorio destinatario, rendendo merito alla qualificazione del nuovo Ente Provinciale.
Una proposta potrebbe essere di avvicinarsi agli altri Ordini professionali per fare tesoro della loro esperienza sulle difficoltà che essi hanno incontrato negli anni precedenti.
Ritengo che sia doveroso da parte dei nostri rappresentanti mantenere l'impegno assunto di avviare il processo di costituzione iniziando proprio dalle riunioni di fascia dando vita ad un confronto democratico in tempi piuttosto brevi e con la massima collaborazione.
Io sono iscritto all'Ordine di Roma dato che, anche se nato a Barletta, vivo e lavoro lì da sempre.
RispondiEliminaIn ogni modo vorrei darvi un suggerimento: perché continuare a celebrare queste immagini che nulla hanno a che fare con la realtà italiana? Perché come immagine emblematica del costituendo Ordine non utilizzate un'immagine di una architettura profondamente legata alla realtà della Provincia BAT? Sarebbe il caso di riscoprire il valore e l'importanza dell'architettura e dell'urbanistica tradizionali locali (pre-moderniste), piuttosto che contiunare a prendere degli esempi che hanno portato alla triste situazione di dominio pseudo-culturale delle archistars!
Ettore Maria Mazzola
Benvenuto al collega!
RispondiEliminaIl Guggenheim è il simbolo di un processo di profondo cambiamento dell'Architettura che ha dato, è vero, anche risultati poco gradevoli...
Tuttavia non è possibile rifiutarsi di accettare l'evolversi di una civiltà: saremmo ancora nell'antica Roma senza Internet...
Cmq apprezzo molto il Tuo operato, ricordo con piacere l'iniziativa della "visione" del Centro Storico con la scuola in cui insegni... a quando altre iniziative del genere?
Francesco Giordano
Io voto per gli interni di Palazzo Marra ( In particolare il cortile interno) o le cupole del S.Sepolcro!
RispondiEliminaE' una semplice copertina di un blog...
RispondiEliminama accetto la discussione sul tema.
Esistono almeno due approcci all'Architettura ed alla cultura:
il primo è conservatore, dando valore al costruito di qualità con accenti sui monumenti "locali" (non dimentichiamo che entrambi non sono autoctoni), occasioni di vanto per il passato di una civiltà;
il secondo è progressista, attento alle evoluzioni culturali specialmente delle società che "segnano" la storia contemporanea, propositivo di una cultura contemporanea e di una architettura espressione di essa.
io credo che oggi come non mai bisogna rilanciare la BUONA ARCHITETTURA senza necessariamente essere schiavi del passato.
la copertina del blog ha un valore simbolico per rappresentare la volontà di cambiamento.
riguardo i fallimenti dell'architettura contemporanea... essi fanno parte della storia, troppo facilmente si dimentica il fallimento del duomo di siena e altrettanto facilmente si ricordano i fallimenti delle nuvole di Fuksas...
Infine abbiamo un patrimonio di architettura rinascimentale senza pari al mondo proprio grazie a questo "sentimento" del nuovo....
Mah si non fraintediamoci. Credo che il tuo monito avanguardista sia lecito oltre che doveroso! Tra l'altro parli con uno che è tutt'altro schiavo del passato e che ritiene sia dovere dell'architettura così come dell'arte, rispondere alle nuove esigenze/esperienze dell'uomo contemporaneo ponendo anche interrogativi sul suo futuro! Tuttavia trattandosi di un blog che si rivolge a una nuova realtà locale (almeno istituzionalmente ma non culturalmente) che cerca anche di costituirsi con una propria identità, magari era interessante proporre qualcosa di "locale". Dove il concetto di locale nel territorio in questione penso sia molto labile e meno definito che in altri contesti, checchè se ne pensi. Dico questo senza assolutamente nessuna polemica ma con lo spirito del confronto. E' anche vero che il blog si rivolge e pone la sua attenzione a una realtà con origini e tradizioni abbastanze variegate anche se geograficamente prossime. Quindi scegliere un'immagine esemplificativa nel tentativo di rispettare i diversi contesti, risulterebbe altrettanto complicato. Voglio dire, Andria..Barletta...Trani.. ma anche le città limitrofe vantano un patrimonio architettonico e paesaggistico non indifferente. Ahimè più eredità della tradizione che della contemporainetà. Ma è proprio la ricchezza di tale eredità che deve essere da esempio e stimolo, non a imitare, bensì riscoprire quell'antica scienza e arte del costruire che ha saputo arricchire i nostri contesti e che giustamente è "occasione di vanto". Al contrario esaltare il patrimonio esistente non al fine di contemplarlo ma di studiarne le ragione e le ricchezze che hanno permesso di integrare anche culture e linguaggi non autoctoni. Le curve degli archi ogivali e le piramidi gradonate estradossate della coperura del S.Sepolcro, sono forme di una raffinatezza geometrica che andrebbe riscoperta. Per non parlare dell'impianto del castello che ha una volumetria secondo me quanto mai conteporanea!
RispondiEliminabene, allora cambio l'immagine con una che ha puramente lo scopo di provocare una riflessione...
RispondiEliminaBRAVO! I like it! :-)
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