venerdì 2 novembre 2012

... mi scusi, ma Barletta è in provincia di Foggia?

Il titolo richiama la notizia che riguarda il riordino delle Provincie, come per sottolineare quanto sia stata tardiva e sconclusionata l'azione dei nostri rappresentanti politici a tutti i livelli. La provincia di Barletta, poi trasfigurata in Barlettandriatrani (altrimenti non se ne fa niente!), vistasi beffare dalla crisi incipiente e dalla necessità di fare risparmio. Un certo risparmio si avrà, credo, non si dovrà perdere del tempo ad andare a votare i rappresentanti politici perchè a questo ci penseranno i nostri delegati Sindaci... Ma cosa ne sarà di tutti gli organi periferici dello Stato che a stento siamo riusciti ad avvicinare? Pare che il Governo voglia tutto concentrato nel capoluogo, una sorta di mega capitale burocratica, con l'affaticamento dei tanti impiegati attuali che dovranno viaggiare ospiti delle ferrovie dello Stato o del Gargano, se non mossi nei mezzi propri (alla faccia del risparmio!). Tra gli organi periferici ci sarebbero anche gli Ordini, che pare non verranno toccati perchè....?
Questa dovrebbe essere messa al centro dell'agenda di ogni Consiglio dell'Ordine, almeno per informare, se ne sono, gli iscritti quale sorte li aspetta....
Sarei curioso di sentore un pò che ne pensano i "follower"....
A voi la parola!

FG

venerdì 27 aprile 2012

pubblico o non pubblico?

Titolo poco eloquente ma che introduce il tema di questo post, meglio di quanto possa essere una pubblicità.
Dal 2006 gli architetti possono fare pubblicità del loro studio, pochi lo fanno, ancor meno lo sanno fare.
Nel tentativo di capire quale sia la ragione di questo "anonimato" ho scoperto che siamo ancora coperti dal "tappo" delle istituzioni. Il mestiere di Architetto e' un mestiere libero, nel senso della professione libera, ma che resta legato alla contingenza politica, nel senso della professione politica. Quindi vano e' il moto per la crescita liberale della professione, sino a quando non si comprende che fondamentalmente siamo diventati una professione "economica" per così dire. Quindi scopro che il "gran fatturato" si ha con il pubblico, nel senso dell'appalto pubblico, in un'Italia di politici corrotti e di appalti truccati! Ma ... voglio credere che non sia così ... voglio credere che l'Italia sia il "paradiso" dell'arte e dell'architettura, quindi che non sia contaminata, la nostra materia, dalle "beghe" di palazzo. E a coloro che mi rispondono a suon di citazioni storiche del servilismo degli architetti di regime rispondo: Frank Lloyd Wright, oppure più recente e più nostrano: Mario Bellini!
Allora credo che pubblicare il proprio talento porti ad acquisire più fiducia del mercato, privato, perché esso rappresenta l'Italia vera, quella che rischia sulla propria pelle, senza aspettative di "governo".
Ora ci provo, a pubblicarmi, ed esorto quanti mi seguono e mi stimano a fare la stessa cosa, senza esitazioni, per dimostrare a se stessi che una Italia, del Sud, e' capace di competere senza recriminazioni. Perlomeno.
F.G.

sabato 14 aprile 2012

EVVVAI/EVVIVA

inaugura ieri la nuova sede del nuovo ordine degli architetti in provincia di BAT; mancato per impegni di lavoro ma non sono mancati i riporti (rapporti) dell'evento accaduto:
grossa pietra miliare per la nostra professione nel nostro territorio, ora abbiamo una sede, in quel di trani , affianco allo studio del presidente, (la via e' ognissanti!); piacevolissima la presenza di tutte le istituzioni (in epoca monti) a partire dal nostro transfuga sinisi vestito di autorità' eccelsa al capezzale d' altrettanta eccellenza di un presidente di provincia.
Insomma sembra che erano più le autorità' a caccia di consensi che gli iscritti intervenuti, con le dovute proporzioni(!)
Tuttavia, si registra finalmente un risultato ad un anno e tre mesi dalla costituzione, abbiamo una sede ed una segreteria tutta nostra. Partono ufficialmente le commissioni, partiranno finalmente le attività' del nostro ordine e speriamo sia la volta buona!
buon lavoro ai colleghi!
f.g.

martedì 13 marzo 2012

ad un anno... o forse due...

si perde nella memoria il momento in cui febbrilmente ho deciso di impegnarmi nell'impresa di contribuire, insieme ad alcuni amici di pari pensiero, alla riforma della professione attraverso la più' ardua delle imprese: l'elezione nell'ordine degli architetti.
Oggi viene da sorridere di tutto quello che e' avvenuto...
ricordate quando eravamo convocati alle votazioni? come erano caldi i nostri telefoni cellulari? (quanto lo sono ora le nostre caselle e-mail di notizie rifritte), ricordate le promesse e i distinguo? certo che paradossalmente devo ringraziare il "fato" che i risultati mi (ci) abbiano risparmiato dal "massacro" a cui la Professione si sta sottoponendo. Non pensiate che sia "redento"! Ma i fatti parlano senza bisogno di commenti!
Siamo difronte ad un cambiamento epocale per i professionisti. Se il sistema capitalista regge all'onda d'urto del riformismo comunistico/capitalistico della grande Repubblica Popolare Cinese dovremmo allinearci al "metodo" anglosassone. Allora ci saranno un grande reticolo di "abilitati" sotto l'ala del ministero per mezzo dei suoi organi/ordini territoriali e una serie di associazioni di categoria che dovranno difendere la dignità' professionale degli iscritti (verso le P.A. e le committente private).
Bene fa l'Ordine a cercare il contatto con i mezzi informatici, data l'inerzia/inettitudine dei suoi iscritti, al fine di informare con gli attachment in formato pdf o word alle mail, nell'epoca dei link, dei social network, dei twith, e non perdere il senso dell'appartenenza ad una categoria, ad un territorio.
Armiamoci di scarpe da ginnastica... che il metro' e' lontano!
P.S. tutto il testo andrebbe "virgolettato"

LA RIFORMA E LA PROFESSIONE

La cronaca recente del Governo mette al centro dell'attenzione il futuro delle professioni in generale ma un importante ruolo rivestono le professioni tecniche.
Entro Agosto 2012 gli Ordini professionali dovranno autoriformarsi, altrimenti il Governo provvederà' a ridefinire l'assetto dell'ordinamento in autonomia.
Gia' ha abrogato le tariffe professionali, che nel nostro caso condividiamo con gli ingegneri, gettando le basi per l'introduzione di nuovi criteri di valutazione del nostro lavoro.
Quanti di noi sono pronti al cambiamento? Quanti hanno compreso interamente il contenuto di questa importante decisione?
Questi ed altri quesiti ci dovremmo porre prima di affrontare con inerzia la RIFORMA della professione.
Cosa ne pensate?