martedì 15 marzo 2011

APPALTI: ANCE; "SISTEMA MASSIMO RIBASSO PORTA DELINQUENZA"


 

"Meno paghi, meno hai: questo è il massimo ribasso".

E' questo il giudizio del vicepresidente nazionale di Ance, Andrea Marani, sul sistema di aggiudicazione al massimo ribasso delle opere pubbliche. Tema che l'associazione nazionale dei costruttori edili ha affrontato insieme ai sindacati del settore nell'ambito di Samoter - Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l'Edilizia nel corso del Convegno "Massimo ribasso non fa sicurezza". L'appalto superscontato non solo mina alla radice il settore delle costruzioni ma è pericoloso anche per la stessa incolumità dei lavoratori "Il massimo ribasso porta delinquenza, perché non capiamo come si possano realizzare opere con ribassi superiori al 40%, quindi probabilmente succede qualcosa strada facendo- attacca Andrea Marani- noi siamo contrari da tempo, anche perchè le amministrazioni teoricamente risparmiano, ma praticamente spendono di più. Bisogna andare in appalto con un buon progetto e computi metrici estimativi ben dettagliati e a questo punto l'impresa deve solo eseguire correttamente le opere senza ingarbugliare le cose. Noi vogliamo l'aggiudicazione per l'offerta economicamente più vantaggiosa, che garantisce meglio tempi e imprese certe". 

Fonte: www.awn.it

A mio modesto avviso questa riflessione vale anche per le gare di affidamaento dei servizi di architettura ed ingegneria, specie quando a questo criterio è associato anche un tempo ristretto per la consegna degli elaborati. Purtroppo spesso siamo costretti ad accettare queste vessazioni da parte delle stazioni appaltanti perchè il mercato del lavoro sta adottando sempre più spesso e volentieri questo criterio. Da giugno entrerà in vigore la riforma che vieterà il massimo ribasso quale criterio di aggiudicazione a favore del criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa. Anche qui avrei da proporre delle riflessioni sull'efficacia di questo metodo per garantire la qualità. E' noto ormai che il succitato criterio porta la stazione appaltante ad attribuire un punteggio molto ampio alle offerte tecniche ed un seppur basso ma significativo punteggio al ribasso temporale e a quello economico. Quindi paradossalmente ci troveremmo di fronte alla situazione tale che se due studi (o società di ingegneria o ATP) hanno proposto due offerte tecniche simili, supposto che la commissione giudicatrice le valuti equamente, avrà maggior valore la proposta temporale ed economica che si traduce nel massimo ribasso, comunque e sempre.
Ma d'altra parte va anche osservato che, sempre supposto che la commissione giudicatrice sia equa ed oggettiva, gli studi di grande portata economica vedranno aggiudicarsi la maggior parte degli incarichi, rendendo questa procedura del tutto sperequativa, in contrasto con lo spirito del Codice dei Contratti.
Resto perplesso ancora sull'efficacia del Decreto Bersani e sulle ricadute occupazionali nel nostro settore.
Francesco Giordano

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