venerdì 4 febbraio 2011

CONCLUSE LE CONSULTAZIONI

Con il primo congresso preelettorale si sono concluse le consultazioni tra gli architetti in forma partecipativa. Sono emerse le disponibilità, da fonti dirette e indirette, dei seguenti colleghi:
Luciano Tina - Trinitapoli
Angela Buonadonna - Canosa di Puglia
Antonio Casamassima - Canosa di Puglia
Gianfranco Merafina - Canosa di Puglia
Maria Alba Berardi - Andria
Luigi Catalano - Andria
Vincenzo Lattanzio - Andria
Giuseppe Pinto - Andria
Giuseppe D'angelo - Trani
Gianlorenzo Digennaro Sclano - Trani
Domenico Visaggio (Junior) - Trani
Francesco Giordano - Barletta
Fabio Vitobello - Barletta

Si registra anche la candidatura di:
Paolo D'Addato - San Ferdinando di Puglia
Altre candidature potranno emergere fino al 7 febbraio.

Ad onor di cronaca la partecipazione al primo congresso non è stata massiccia quanto rappresentativa.
E' stata registrata la presenza di numerosi colleghi disponibili a dare il proprio contributo anche non candidandosi sposando le linee di pensiero che danno forza ad una proposta di riforma del sistema ordinistico in Italia sulla scia di ciò che sta avvenendo in alcune realtà. Anche si è apprezzata la presenza di un collega che pur condividendo in gran parte il contenuto delle tematiche discusse ha dichiarato di sostenere con la sua candidatura la proposta di Giuseppe D'Angelo, consigliere dimissionario dell'Ordine di Bari, di dare continuità al metodo di lavoro ormai consolidato dell'Ordine di provenienza.
Quindi è ormai chiara la definizione delle due correnti di pensiero:
da un lato la ricerca di mantenere i rapporti stabilmente con gli Ordini di provenienza;
dall'altro la volontà di rendere il nuovo Ordine completamente indipendente dalle precedenti esperienze, cogliendo ciò che di buono è stato fatto ma con un taglio netto.
Rilevante è l'osservazione del collega Vincenzo Lattanzio che denuncia la deprecabile pratica delle "liste bloccate". Tuttavia pur non essendo previsto dalla Legge elettorale degli Ordini Professionali, tale pratica non è esclusa. Resta a carico del singolo Architetto la scelta di metodo.
Oggi si riunisce il gruppo che si identifica nel programma riformista e saranno rese definitive le candidature.

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